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Oltre il 60% dei viaggiatori in Puglia sottovaluta i costi regionali, e Brindisi, con il suo mix di siti storici e attrazioni costiere, può riservare sorprese per il portafogli. La frustrazione aumenta quando i visitatori scoprono monumenti chiusi durante l'orario di siesta o pagano prezzi elevati per prenotazioni last-minute, trasformando quello che dovrebbe essere un viaggio culturale in uno stress finanziario. Tra il sistema di ingressi contingentati della cattedrale del XII secolo e le aree non segnalate delle antiche colonne romane, anche le attrazioni gratuite possono diventare costose se non si pianifica bene. Intanto, i locali osservano i turisti spendere troppo in tour generici, perdendo invece le trattorie di pesce a prezzi accessibili e i punti panoramici che noi amiamo.

Come evitare le sorprese ai biglietti d'ingresso
Molti visitatori credono che monumenti come il Castello Svevo siano gratuiti, per poi trovare biglietterie con prezzi tra gli 8 e i 12 euro. La cattedrale ha un sistema confuso: ingresso libero per la preghiera, ma pagamento (3€) per l'area archeologica e la cripta. I viaggiatori più furbi scelgono la prima domenica del mese, quando i siti statali sono gratuiti, anche se più affollati. Per le Colonne Romane in Via Colonne, sembra un sito all'aperto, ma è disponibile un servizio gratuito di guide comunali alle 10, previa registrazione in ufficio turistico 24 ore prima. Il biglietto da 6€ del Museo Archeologico Provinciale include anche l'accesso a tre siti meno conosciuti ma affascinanti.
Quando visitare per risparmiare
Il clima mediterraneo di Brindisi crea stagioni con prezzi diversi. Tra novembre e febbraio, molti musei riducono i biglietti del 30%, e potrai visitare chiese barocche come Santa Teresa quasi da solo. D'estate, approfitta della 'pausa' pomeridiana (13-16): i siti sono aperti, ma i gruppi turistici si ritirano per il caldo. I tour in barca al porto variano molto: la partenza delle 9 costa 15€, mentre al tramonto sale a 25€. I locali usano la Brindisi Arte Card (18€ per 3 giorni), che combina trasporti e musei a metà prezzo, ma è disponibile solo alla stazione ferroviaria.
Dove dormire per risparmiare
Nella zona storica, i prezzi degli alloggi seguono un pattern inaspettato: spesso costano meno dei hotel periferici grazie alla concorrenza tra B&B a gestione familiare. Scegliere un alloggio vicino a Piazza Duomo ti mette a pochi passi da sette attrazioni, evitando costi di trasporto e offrendo accesso a panifici con colazioni a 3€. Il quartiere San Pietro degli Schiavoni offre case mercantili del '700 con cucinette da 60€ a notte. Gli hotel migliori sono quelli liberty di Corso Garibaldi: con 90€ avrai un balcone vista mare e la vicinanza al mercato del pesce, dove si trovano panini di pesce a 5€.
Alternative locali alle esperienze costose
Se i tour in barca da 30€ sono troppo cari, prendi il traghetto da 1,50€ per Punta Penne, con viste altrettanto spettacolari. Invece di tour guidati a pagamento, segui le stelle nautiche in bronzo su Via Carmine: il 'Percorso del Meridiano' svela la storia marittima della città con marcatori in realtà aumentata. I menu degustazione da 15€ nelle enoteche non reggono il confronto con la 'frittura di paranza' da 6€ alla Pescheria da Vito, frequentata dai pescatori. Per la cultura, i concerti gratuiti del martedì sera a Chiesa di San Giovanni al Sepolcro offrono musica folk pugliese in una chiesa templare del '200. Infine, la 'passeggiata' serale sul Lungomare Regina Margherita regala tramonti e vita locale senza spendere un euro.