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La maggior parte dei turisti a Brindisi finisce sulle spiagge affollate, ignara che a pochi minuti si trovano tratti di costa incontaminati. Oltre il 78% dei visitatori non scopre mai questi luoghi preferiti dai locali, perdendo tempo nel traffico o pagando prezzi elevati per lidi strapieni. La delusione è tangibile – vedere il sogno di una giornata in spiaggia trasformarsi in battaglie per i lettini e drink overpriced. Ma la vera perdita è più profonda: perdersi l’autentica esperienza del mare pugliese, dove acque turchesi incontrano una natura intatta. Questi angoli segreti trasformano una vacanza qualunque in qualcosa di straordinario, offrendo ciò che il turismo di massa non può: spazio per respirare, acque cristalline e la magia di aver scoperto un posto speciale.

Le spiagge turistiche deludono? Ecco dove vanno i locali
Le spiagge da cartolina vicino al centro di Brindisi nascondono costi inaspettati. La riserva di Torre Guaceto limita l’accesso giornaliero, mentre Punta Penna è così popolare che bisogna arrivare prima delle 9 per evitare il caos parcheggi. Quello che le guide non dicono è che la costa di Brindisi si estende per oltre 80 km, con piccoli accessi noti soprattutto ai residenti. Il segreto è conoscere la geografia costiera: le cale migliori si trovano tra gli scogli, lontano dalle rotte dei bus. I locali amano posti come Spiaggia di Riserva da generazioni, con acque basse perfette per i bambini e la macchia mediterranea profumata. Queste alternative risolvono i problemi di affollamento e commercializzazione, offrendo ombra naturale dei pini invece di ombrelloni a pagamento e sabbia libera dai rumori dei bar.
Come raggiungere le spiagge segrete senza auto
Molti credono che le spiagge nascoste richiedano un’auto, ma con i giusti trucchi si possono raggiungere con i mezzi pubblici. I treni regionali fermano a piccole stazioni come Rosa Marina, a soli 1,5 km da una splendida baia ignorata dai turisti. Per Spiaggia di Torre Testa, prendete l’autobus Brindisi-Lecce e chiedete la fermata 'scalinata del mare', dove una scalinata storica scende al mare. I ciclisti possono seguire la pista costiera dal porto, deviando ai chilometri 12 e 17 per sentieri non segnati che portano a cale isolate. Questi approcci fai-da-te non solo evitano il costo di un’auto a noleggio, ma regalano avventure inaspettate, come trattorie di pescatori con frutti di mare appena pescati a prezzi fuori dal turismo.
Quando andare per godersi le spiagge in solitudine
Anche le spiagge segrete hanno i loro ritmi, e conoscerli significa averle tutte per sé. A Spiaggia di Montenegro, le mattine infrasettimanali di giugno sono deserte perché i turisti credono che gli scogli siano scomodi, ignari che le rocce lisce sono perfette per stendersi al sole. Alla Riserva Naturale, arrivate dopo le 15 quando le famiglie se ne vanno e la luce diventa magica, con i raggi che illuminano le grotte sottomarine. A settembre, lo scirocco rende l’acqua eccezionalmente limpida in cale esposte a sud come Cala dell’Acquaviva. Questi orari evitano la delusione di trovare il 'posto segreto' già occupato e il caldo intenso, importante dato che molte spiagge nascoste non hanno servizi.
Consigli per rispettare le spiagge come un locale
La natura incontaminata di queste spiaghe richiede responsabilità – cosa che i locali prendono sul serio. A Cala dei Gabbiani, rimuovere i ricci di mare rovina l’ecosistema (meglio usare scarpette da acqua). Molte cale non hanno cestini perché i rifiuti vengono raccolti settimanalmente via barca – portate sempre via la spazzatura. Per i picnic, rifornitevi ai mercati mattutini di Brindisi con burrata e taralli invece di snack confezionati. Queste abitudini mantengono le spiagge intatte e creano un legame più profondo con il luogo. Rispettando queste regole non scritte, potreste ricevere un sorriso o un consiglio dai locali – magari le indicazioni per quella caletta super-segreta che pochi pugliesi conoscono.